Il Contesto Clinico

Il Gamma Probe è uno strumento di utilizzo ormai consolidato, utilizzato principalmente per individuare e realizzare la mappatura dei linfonodi sentinella e alcuni tipi di lesioni. Uno strumento sempre più diffuso che richiede una certa manualità da parte del medico chirurgo che lo adopera.

Si tratta di una tecnologia che ha diversi margini di evoluzione sia in termini di prestazioni sia in termini di integrazione con altre tecnologie legate alla medicina nucleare.

1. Identificazione ottimale del nodo sentinella

Challenge

L’identificazione del nodo sentinella e la riduzione del numero di falsi negativi è un obiettivo centrale nel trattamento chirurgico di diversi tumori. Maggior precisione e maggior sensibilità significa minori margini di errore.

Soluzione

La sfida raccolta da Imagensys è stata quella di realizzare un directional probe che fosse più preciso degli strumenti disponibili oggi nelle sale operatorie. Un gamma probe direzionale che avesse una “vista più ampia e più precisa”. Uno strumento con una risoluzione spaziale del sensore inferiore agli 8 mm.

2. Riduzione delle tempistiche di intervento

Challenge

Le tempistiche richieste al chirurgo per localizzare la patologia, attraverso l’utilizzo del Gamma Probe, del nodulo sentinella sono un fattore importante. Ridurre quelle tempistiche comporta una riduzione del tempo operatorio.

Soluzione

Imagensys ha scelto di sviluppare un Gamma Probe che avesse la capacità di ispezionare una sezione più ampia del tessuto rispetto a quanto alla sezione di tessuto ispezionata dai gamma probe disponibili. Una sezione più ampia significa infatti minor tempo per identificare il linfonodo. Per raggiungere questo obiettivo la soluzione è stata di aggiungere due rilevatori al rilevatore principale ottenendo un campo di vista superiore ai 180°

3. Maggiore affidabilità nella pratica operatoria

Challenge

Le tempistiche per l’utilizzo dello strumento e la capacità di individuare il nodulo sentinella dipendono in parte dall’esperienza e dalle capacità del chirurgo. Una maggior consuetudine all’utilizzo dello strumento corrisponde ad un minor tempo impiegato per l’individuazione del linfonodo e delle patologie.
Realizzare uno strumento più semplice da utilizzare garantisce una significativa riduzione dei tempi indipendentemente dalla consuetudine di utilizzo del gamma probe.

Soluzione

La scelta di sviluppare uno strumento con tre rilevatori che possedesse un campo di vista ampio più del doppio rispetto agli abituali strumenti disponibili in sala operatoria e con una maggiore risoluzione spaziale ha permesso di realizzare uno strumento più affidabile per il personale della sala operatoria.